¿NIBIRU?... si avvicinerà a noi il
13 dicembre 3101

N
otizie su Nibiru ovvero, l'ipotetico pianeta
¿X?
x sta per 10° o decimo oppure anche 10th ma non per "X"

Aggiornamento sulla situazione astronomica per il
15-05-2003 a tutto il 09-05-2003 (Clik On)

Aggiornamento del 30 marzo 2004: SEDNA... il Nibiru in minatura! (Click On)




Io, per quello che posso, tenterò di dare qualche notizia in merito.
Dunque...
L'Astronomia ufficiale (che io sappia) non è a conoscenza del fatto
che: tra circa 9 mesi (come dicono alcuni) possa aggirarsi nelle nostre vicinanze un pianeta
che dovrebbe avere una massa pari a circa 4 volte la Terra.
Qualche astronomo (pochi però) credono che ci possa essere un decimo pianeta,
ma, in ogni caso, attualmente
(ma anche nel mese di maggio prossimo venturo)
esso sarebbe lontanissimo da noi, qualcosa come 220 unità astronomiche
(attorno ai 33 miliardi di km)...Ma poi vedremo se è vero.
Intanto può essere utile leggere quanto qui sotto riporto:
che non è farina del mio sacco


Nel corso del 1972, esaminando la traiettoria della cometa di Halley, J.Brady (del Lawrence Livermore Laboratory - California) scoprì che anche l’orbita di questa cometa, come quelle di Urano e Nettuno, 
era "perturbata". I suoi calcoli lo condussero ad ipotizzare l’esistenza di un pianeta "X" alla distanza di 
64 UA(· ) dal Sole (Plutone ne dista 39), con periodo orbitale di 1800 anni terrestri. Brady, come tutti gli astronomi che si stavano occupando del pianeta "X", presumeva che tale corpo celeste orbitasse intorno 
al Sole nello stesso modo degli altri pianeti; ne quantificò pertanto la distanza dalla nostra stella in misura 
della metà del suo asse orbitale maggiore. Questo in accordo con la seconda legge di Keplero 
(<<Le aree descritte dal raggio vettore sono proporzionali ai tempi impiegati a descriverle>>); 
vale a dire che un pianeta si sposta tanto più lentamente quanto più è lontano dal proprio sole. 
Nel nostro sistema, ad es., si passa dal velocissimo Mercurio (che impiega poco meno di tre mesi a 
compiere la propria rivoluzione intorno al Sole) al lentissimo Plutone (oltre 247 anni). 

Ma, secondo le testimonianze dei Sumeri, Nibiru orbita come una cometa attorno al Sole, essendo 
quest’ultimo uno dei fuochi della propria ellissi estremamente allungata, così che la distanza dal Sole corrisponde all’intero asse maggiore e non alla sua metà. E’ curioso il fatto che l’orbita del pianeta "X" 
calcolata da Brady (1800 a.) sia esattamente la metà dell’orbita di 3600 a. che i Sumeri attribuivano 
a Nibiru. Ricordiamo che (secondo le tesi di Z.Sitchin, esposte in "Genesis Rivisited", 1990) la 
traiettoria dell’orbita di Nibiru, in questo periodo, starebbe facendo ritorno verso il perigeo: 
questo potrebbe giustificare la strana coincidenza...?

Ma Brady giunse ad ulteriori conclusioni, in sintonia con le tradizioni sumeriche: il pianeta "X" sarebbe dotato, come Plutone, di un’orbita retrograda, con il piano fortemente inclinato rispetto all’eclittica.

All’inizio gli astronomi si interrogarono se il responsabile delle perturbazioni nell’orbita di Urano e Nettuno potesse essere Plutone, giacché la considerevole eccentricità della sua orbita gli consente di penetrare periodicamente all’interno dell’orbita di Nettuno (una situazione di questo tipo è iniziata nel ‘79 e si è 
conclusa nel ‘99). Questi dubbi svanirono nel giugno del 1978, allorché W.Christie 
(dell’Osservatorio Navale di Washington, un organismo della Marina Americana sotto il diretto controllo 
della NASA) scoprì che Plutone, oltre a possedere un satellite (Caronte), era molto più piccolo di quanto 
si pensasse (meno di 2/3 della Luna) e quindi dotato di una massa non in grado di esercitare 
rilevanti influenze gravitazionali.

L’elaborazione di tutti questi dati rafforzarono l’indicazione che un’unica << forza estranea >> - il "pianeta dell’attraversamento" dei Sumeri - avesse inclinato Urano, spostato e inclinato Plutone ed impresso un’orbita retrograda anche a Tritone (un satellite di Nettuno).

Incuriositi da queste scoperte, due colleghi di W.Christie all’Osservatorio Navale 
(R.S.Harrington e T.C.Van Flaandern) condussero una lunga serie di simulazioni al computer, raggiungendo 
la conclusione che tutte quelle anomalie orbitali fossero state determinate da un "intruso", cioè da un pianeta (grande da due a cinque volte la Terra) con piano orbitale inclinato ed un semiasse di "meno di 100 UA".

Nel 1981 i dati raccolti durante le missioni del Pioneer 10, del Pioneer 11 e dei due Voyager dimostrarono l’esattezza di tali intuizioni: doveva esistere un corpo celeste, grande almeno il doppio della Terra, in orbita solare ad una distanza di almeno 2.4 miliardi di km oltre Plutone e con periodo orbitale di almeno 1000 anni. 
Il "Detroit News" del 16 gennaio 1981 pubblicò la notizia in prima pagina, insieme alla raffigurazione sumera 
del sistema solare, così come appare sul famoso sigillo cilindrico, conservato nel Museo di Berlino, 
col n.° VA/243. 

A questo punto una svolta decisiva nelle ricerche fu impressa dal "Progetto IRAS" 
(Infrared Astronomical Satellite), vale a dire l’esplorazione agli infrarossi del sistema solare, 
mediante il lancio in orbita terrestre a 900 km di altezza di un telescopio 
(60 cm di apertura, 62 rivelatori infrarossi su quattro bande spettrali, fra 8,5 e 119 mm / l), 
sensibile al calore racchiuso nell’interno di corpi substellari. 

Era il 25 gennaio 1983, quando dalla base di Vanderberg in California partì il vettore americano Delta 3910 
con a bordo 500 kg di carico utile, frutto della cooperazione USA-Inghilterra-Olanda. Per ridurre al massimo l’emissione di irraggiamento parassita, proprio della strumentazione, tutto l’insieme venne posto in un criòstato contenente elio liquido superfluido a -271°C: era indispensabile, infatti, il raffreddamento del telescopio e dei rivelatori alla temperatura più bassa possibile.

Essendo l’He liquido molto volatile, è lentamente evaporato, determinando l’inattivazione dell’IRAS il 21 novembre 1983, protraendo la missione di oltre un mese e mezzo sulla data prevista. Nei circa dieci mesi 
di attività, il satellite eliosìncrono scattò ed inviò al centro di controllo 600.000 immagini, dalla cui 
elaborazione emerse l’individuazione di 250.000 sorgenti celesti di tipo infrarosso (il 99% delle quali 
in precedenza sconosciute), stelle e sistemi planetari in formazione (età < 1 milione di anni), cinque 
nuove comete, quattro nuovi asteroidi e un misterioso oggetto in movimento, simile ad una cometa. 

Tutto questo, ora, rende giustizia a R.Reynolds (del Centro Ricerche Ames), che il 30 gennaio 1983 
rilasciò una dichiarazione al "New York Times" del tipo: <<Gli astronomi sono così sicuri del decimo 
pianeta che pensano rimanga soltanto da dargli un nome>>. Predizione, questa, fatta propria 
da Z.Sitchin nella lettera inviata il giorno appresso alla <<Planetary Society>>, nella quale si 
suggeriva addirittura l’appellativo: lo stesso attribuito, a suo tempo, dai Sumeri (Nibiru) 
o dai Babilonesi (Marduk). 

La qual cosa, ai giorni nostri, si è ripetuta da parte di J.Murray (della UK’s Open University), il quale, 
insieme con il collega J.Matese (University of Louisiana), ha dato l’annuncio nell’ottobre ’99 che 
<<…una forza misteriosa, generata da un grande oggetto invisibile, rallenta il viaggio delle sonde 
terrestri in uscita dal sistema solare; la stessa che, probabilmente, è responsabile della deviazione 
delle orbite cometarie…>>.

Ma torniamo al 1983. Verso la fine di quell’anno, in assenza di comunicati ufficiali, un’indiscrezione riuscì 
a trapelare, nel corso di un’intervista concessa dai principali scienziati del progetto IRAS alla rubrica 
scientifica del "Washington Post". La notizia fu ripresa da diversi quotidiani statunitensi, che la titolarono: <<Oggetto gigante confonde gli astronomi>>, <<Corpo misterioso trovato nello spazio>>, 
<<Ai limiti del sistema solare un misterioso oggetto gigante>>, <<Un corpo celeste pone agli astronomi 
un enigma cosmico>>. Messo alle strette, G.Neugebauer, Direttore dell’IRAS, dichiarò: 
<<Posso solo dire che non sappiamo di cosa si tratti>>. Successivamente anche la NASA uscì con 
un rapporto ufficiale: <<Il corpo misterioso rilevato dall’IRAS disterebbe "solo" 80 miliardi di km dal 
Sole e potrebbe trovarsi in fase di avvicinamento alla Terra. E’ stato captato due volte dal 
telescopio ad infrarossi (a distanza di sei mesi) e i dati raccolti mostrano che in questo periodo, 
pur brevissimo per i tempi astronomici, si è spostato di poco nella sua traiettoria. Ciò evidenzia che 
non si tratta d’una cometa, poiché una cometa non può avere una dimensione di 5x la Terra ed, 
in ogni caso, si sarebbe spostata maggiormente. E’ possibile, quindi, che si tratti del decimo pianeta 
o pianeta "X", che gli astronomi hanno, finora, cercato invano>>.


Dati raccolti in rete firmati da:
GIORGIO PATTERA



E' farina del mio sacco invece questa serie di dati e notizie che vi elencherò qui sotto:
Prima però vi faccio vedere qualche immagine raccolta in rete:

(Cliccate qui per vedere Ishtar):

Questo è uno scenario sumero?



Allora... tanto per cominciare:
Alla metà del mese di maggio prossimo venturo (2003), la situazione del nostro sistema solare
(salvo sorprese, nuovi asteroidi, nuovi giganti di kuiper, comete & Co) sarà la presente:

Cliccate qui (appendice a parte) per vedere la situazione astronomica aggiornata
al 09-05-2003 con la posizione reale di 22 astri tra pianeti, asteroidi e "Pseudo-Lune"
per il
15-05-2003


Altre immagini e scenari di "quel tempo" caduti nella rete:







Ora c'è un'immagine, ma per vederla bisogna chiederlo e cliccare su Scorphiuchus  

cliccare subito qui per vedere
un interessantissimo schema

(L'interessante schema-figura che Scorfiuco(c) vi ha fatto vedere, ci servirà poi per i calcoli veri e propri)

Per me i conti non tornano perché:
Secondo Brady, l'ultimo passaggio di Nibiru dovrebbe esserci
stato all'incirca nell'anno 150 d.C, fenomeno che potrebbe anche
essere passato inosservato, ma...
poi il passaggio precedente, allora, vuole dire che ci sarebbe stato nel 3450 a.C
ovvero 5450 anni fa?

Ecco allora perché i conti non combinano.

Quindi... Io non ci sto!
Sia dato per scontato che: quello che dice
Arci non è necessariamente vangelo,
ma... quello che segue...forse si!

Guardate qui sotto queste altre interessanti immagini:





Dunque!
¿Nibiru? passerà a trovarci al 13-12-3101, quindi tra 1099 anni.

E fin qui è quello che l'intuizione mi detta, ma ora arriva il bello, ovvero i miei calcoli:
calcoli ottenuti dalle effemeridi che ho stilato grazie alla figura che vi ha fatto vedere precedentemente Scorfiuco

Assegnando a Nibiru una grandezza media di 4 volte
a quella della Terra (quindi appena poco più piccolo del pianeta Nettuno),
esso nei suoi rendez-vous, dovrebbe arrivare mediamente a 470 milioni di km da noi,
e quindi all'interno dell'orbita di Giove.
Nibiru, per chi avrà la fortuna (o sfortuna) di vederlo,
ovvero, loro... (i posteri dei nostri posteri...ecc.), lo vedranno all'incirca
per 3 anni e mezzo sotto forma di una stella che mediamente avrà
una magnitudine di +1.5 (come Pollux dei Gemelli ad esempio).
Ma... quando l'ipotetico pianeta sarà nel punto più vicino a noi,
per quasi due mesi assumerà una brillantezza attorno alla magnitudine 0 (zero),
cioè pari a quella di Saturno in questo periodo.
Mentre scrivo (17-09-02), Saturno, che è già ben visibile intorno ad est in tarda notte,
ed è nella costellazione del mio Amico Orione

Ma ecco ora il riepilogo e tutti gli altri dati:

Aspirante pianeta x (decimo):
¿NIBIRU?

Dati effemeridi (in base ai quali sono riuscito a costruire tutto ciò che segue)

Massa: circa 4 volte la Terra (quasi come Nettuno)
Satelliti: ? (li vedremo eventualmente tra 1099 anni!)
Periodo orbitale: 3600 anni (circa)
Perielio: 3.36 UA pari a 503 milioni di km
Afelio: 447.56 UA pari a 67 miliardi di km

°-°-°-°-°-°-°-°-

Il suo ultimo afelio: nell'anno 1409 dC in Ofiuco.

Il suo prossimo perielio: il 26-02-3102, a 3.36 UA pari a 502 milioni di km,
nella costellazione di Orione.
°-°-°-°-°-°-°-°-
Ora vediamo i suoi passaggi con l'aiuto delle mappe!!!

Ecco: Nibiru al passaggio del 16 novembre del 3670 aC (nel tempo dei Sumeri?)
2.86 UA, pari a 428 milioni di km nella costellazione del Cancro
la relativa mappa (Click on)

L'Ultimo passaggio ravvicinato con la Terra: 3.78 UA, pari a 565 milioni di km,
nell'anno 286 aC, nella costellazione della Balena
La relativa mappa (Click on)

Il prossimo passaggio ci sarà al 13-12-3101 (tra 1099 anni, appunto!)
nella costellazione del mio Amico Orione,
a 2.51 UA pari a 375 milioni di km.

La relativa mappa: (click on)

Oggi (domani) 18-09-2002
esso è ancora nella costellazione di Ofiuco (ci deve stare proprio bene...)
a 412.59 UA, pari a 61.721.000.000 di km da noi.
La relativa mappa: (Click on)


Guarda caso...
Nelle tappe sopra descritte, Lui (Nibiru) vaga sempre in particolar modo tra le mie costellazioni preferite: Orione, Toro, Ofiuco!

A riepilogo di tutto questo, ho costruito un'inevitabile ma interessantissima animazione.
Sono solo 70 kb, è uno scenario con 15 frame e le spiegazioni sono comprese nelle immagini stesse
:
Ecco! L'animazione, seguirla attentamente nelle date: (Click on)


Per ben finire... altre due belle immagini che probabilmente non hanno nulla a che vedere
con l'argomento dell'articolo, ma sono pur sempre gradevoli da consultare:






Nel ringraziarvi per avermi letto con tanta pazienza, vi saluto a tutti, 
vi auguro una infinità di pace e bene e... vi invito a leggere e vedere come è nato:

SCORPHIUCHUS(c)
(Click on)
E' il 12° segno zodiacale inventato da me che prende il posto di Ofiuco e dello Scorpione



G. Arcibalbo al diciassette settembre duemiladue > Aggiornato il 30-03-2004

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