Quando gli inverni erano veramente tali...
Carta del tempo ripresa da antiche raccolte di meteorologia conservate presso l'Osservatorio Ximeniano di Firenze. La carta mostra l'analisi del giorno 11 febbraio 1929. Una forte cellula anticiclonica era presente sulla Scandinavia e su gran parte dell'Europa orientale; un'altra area di alta pressione stazionava sul vicino Atlantico fin sulla penisola Iberica. Una profonda saccatura abbracciava tutta la media Europa con asse principale dall'Islanda alla nostra penisola. L'immagine è poco chiara ma questo non sminuisce il fascino di una carta così antica di un tempo così lontano. (Click On)
Prima parte:

Per chi volesse leggere subito la 2° parte:
Oppure la 3° parte:

3 Gennaio 1929:
Fiumi in piena ed allagamenti in tutta la Toscana: Pisa: Il Ponte di Mezzo ed il lungarno sono stati affollati di curiosi. Nella mattinata di ieri il livello delle acque è andato gradualmente aumentando, e gli idrometri ne segnalavano l'aumento di ora in ora. Alle 14 le acque che scorrono lungo lo Scalo Roncioni, riempivano lo spazio delle opere di difesa, e poco dopo si verificava lo straripamento. Il Ponte della fortezza veniva completamente invaso. Anche nei tratti più bassi le acque avevano raggiunto il livello massimo, dilagando lungo la spalletta di copertura, e rovesciandosi sui marciapiedi. Nel tratto Pisa-Tombolo ed in quello Tombolo-Livorno, si notano vasti allagamenti. Il fiume Arno, all'idrometro di sostegno di Porta a Mare, ha raggiunto il colmo alle ore 15, segnando 5,60 metri, inferiore di 25 cm al massimo mai registrato. Roma: Nelle prime ore del pomeriggio un violento nubifragio s'è abbattuto sulla città, con grandine, per qualche tempo le vie della città sono rimaste imbiancate. Giungono notizie di straripamenti di fiumi e torrenti in tutta la provincia. Il Tevere è di nuovo in piena: all'idrometro Ripetta segnava, stamani, 12,25 metri. Un comunicato del Genio Civile prevedeva, in giornata,
una quota di 13 metri, ed infatti, alle 16, raggiungeva 13,05 metri. Si prevede che, in tarda nottata,
arriverà a superare 14 metri. Il Tevere è straripato in provincia di Perugia. Da ieri si sono avute sulle Alpi e sull'Appennino Tosco-Emiliano abbondanti nevicate e violente bufere.
Al Passo della Porretta la neve ha raggiunto l'altezza di 60 cm. Pontedera: Per le incessanti piogge di questi giorni, i fiumi Era ed Arno sono nuovamente in piena. Il fiume Era, alle 7 di stamani, aveva raggiunto, all'idrometro Belvedere, l'altezza di 8,45 metri. Il fiume Arno, invece, all'idrometro Leoncini, ha raggiunto l'altezza di 7,98 metri, cioè 3 metri in più della disastrosa piena del 1919. Vasti allagamenti a Signa e Montelupo. Carrara: Da ieri il maltempo imperversa con tutti i rigori del freddo e di un vento rabbioso. Sui nostri monti, fin quasi alla città,
la neve è caduta abbondante, impedendo il lavoro in numerose delle cave più alte. In città, invece, una pioggia gelida ed insistente. Empoli: La piena dell'Arno è stata davvero eccezionale, ed ha minacciato straripamenti. Infatti, sin da stanotte, a causa della pioggia continua, e dello scioglimento della neve, le acque del fiume hanno cominciato a crescere, fino al livello di 6,10 metri all'idrometro di "ponte di Empoli".
Milano: Abbiamo avuto ieri la prima neve, la quale, poi, ha cominciato a cadere più intensa per poche ore.
La bufera di neve, scatenatasi con un violentissimo vento, ha causato la caduta di un palo di illuminazione,
che ha trascinato con sè anche alcuni pali telegrafici. La temperatura, stamani, si mantiene rigida, ma non nevica più. Udine: Stanotte si è avuta la prima neve, e, nelle prime ore di stamani, le vie della città erano ricoperte da uno strato abbastanza alto. A Tarvisio nevica da ieri, e la neve ha raggiunto il metro. Abbondanti nevicate in tutta la Carnia. Bologna: La scorsa notte ha cominciato a nevicare. Oggi la neve si è trasformata in una pioggia gelata accompagnata da un vento impetuoso. Sull'Appennino modenese, la neve ha raggiunto i 40 cm d'altezza. Villafranca: Nel giorno e nella nottata di Capodanno, la neve è caduta dalle nostre parti.
Le nostre montagne sono coperte di neve, che in alcuni punti ha raggiunto i 25 cm d'altezza.

4 gennaio 1929:
Il Professor EREDIA, docente di meteorologia all'Università di Roma, interrogato sul maltempo che imperversa in questi giorni, prevede che "il periodo piovoso iniziatosi con il 28 dicembre sia prossimo ad esaurirsi, e ad esso subentrerà una forte migliorìa. Nel corso di dicembre, si sono verificati tre distinti periodi di pioggia: il primo,
più lungo, si è esteso dal giorno 8 al 14, dando un complesso di 78 mm, con un massimo di 30 mm il giorno 10.
Il secondo periodo è iniziato il 28, e dura ancora, ma, come si è detto, sta per esaurirsi.

In tale periodo si sono avuti, nel complesso, 79 mm, con un massimo per Capodanno con 30 mm. Il primo e l'ultimo periodo, distanziati l'uno dall'altro da una ventina di giorni, hanno caratteri pluviometrici quasi uguali,
e tale identità dipende dalla concomitante distribuzione della pressione e delle correnti aeree. In entrambi i periodi, infatti, si constata il predominio di due correnti, l'una polare, con temperature relativamente basse e scarsa umidità, l'altra tropicale, con temperature relativamente elevate e molta umidità.

Le superfici di separazione, di discontinuità, hanno interessato il bacino del Mediterraneo, in particolare il Tirreno. Su alcune regioni della Penisola Italica, si sono succedute correnti calde alle fredde, formando dei fronti caldi, in altre le correnti calde hanno preceduto le fredde, formando dei fronti freddi, ed il successivo spostamento di tali fronti, ha apportato quasi ovunque precipitazioni acquee abbondanti. Nell'attuale periodo che sta per esaurirsi, l'abbassamento termico ha avuto più rilievo, cosicchè la precipitazione è avvenuta in più località sottoforma di neve o nevischio. Ora, dato che la corrente tropicale sembra subire un rapido spostamento verso sud, il tempo si manterrà per alcuni giorni con irregolari precipitazioni, seguite da abbassamenti della temperatura.

Richiesto sulle previsioni del 1929, il professor Eredia ha risposto: "Le indagini scientifiche in regioni del Bacino del Mediterraneo sulla base delle osservazioni pluviometriche raccolte in passato, possono soltanto consentire di affermare che il 1929 farà parte di un gruppo di annate nelle quali le precipitazioni non saranno scarse, e le annate così abbondanti di piogge, proseguiranno, con qualche intermittenza, fino al 1934, per dare posto, poi, ad annate meno ricche di precipitazione." Rieti: I rioni bassi della città, con tutte le strade ed i vicoli adiacenti, sono sommersi dalle acque.

La pianura è completamente ricoperta dalle acque del fiume Velino, che hanno facilmente oltrepassato il ponte irrompendo in città. La piena del Tevere ha provocato molti allagamenti nella zona suburbana di Roma. Due punti dell'autostrada presso Ostia sono stati anch'essi invasi dalle acque. Anche l'Aniene è straripato presso il Ponte di Tazio, e le acque hanno allagato i prati vicini. Nel pomeriggio e fino a sera, la piena del Tevere si è mantenuta stazionaria, dopo avere toccato 13,70 metri. Pontedera: La pioggia è cessata, ed il tempo tende a rasserenarsi. I due fiumi, Era ed Arno, sono tornati sotto i limiti di guardia, e le preoccupazioni sono cessate.

Marsiglia: Una violenta tempesta di Maestrale, seguita da una tempesta di neve, sì è abbattuta su tutto il litorale ieri sera. Lo strato nevoso ha raggiunto i 10 cm. Nevica anche a Marsiglia città. Grosseto: In seguito alle torrenziali piogge di questi giorni, che hanno provocato un improvviso e rapido scioglimento delle nevi sulle montagne vicine, il piano di Grosseto è nuovamente inondato, e, con minori catastrofici effetti, si ripetono i danni causati dalle inondazioni del 28 e 29 ottobre scorsi. Le acque del fiume Ombrone sono ingrossate, così come quelle del fiume Bruna e del torrente Fossa, che hanno invaso le pianure. Come in ottobre, Castiglion della Pescaia è nuovamente tagliata fuori. Genova: Nella scorsa notte e nella mattinata di oggi, è continuato a nevicare nei dintorni di Genova, e la neve ha raggiunto una notevole altezza. Le comunicazioni telegrafiche e telefoniche, in talune località, sono completamente interrotte.

Trieste: La nevicata che è continuata da ieri fino a stamattina, ha raggiunto in molti punti una notevole altezza, e le comunicazioni ferroviarie sulla linea Trieste-Postumia e Trieste-Fiume, sono interrotte. La violenta bufera di neve, accompagnata da raffiche di bora, ha causato l'abbattimento di alcuni pali del telegrafo. Borgo San Lorenzo: A causa delle continue piogge dei giorni scorsi, la Sieve si è molto ingrossata, straripando in alcuni dei punti più bassi del suo percorso. Sui monti vicini è caduta abbondante la neve. Napoli: Un violentissimo temporale si è abbattuto in città, causando allagamenti e sprofondamenti stradali.

Parigi: Il maltempo imperversa su tutta la Francia. Tempeste di neve si sono abbattute sul Centro e perfino sul Mezzogiorno. Invece la Capitale è stata risparmiata, malgrado soffi un violentissimo vento da NE, e la temperatura sia sotto lo zero. Bufere di neve hanno causato danni in Provenza e nel Delfinato. Il mare è in tempesta sia nel Mediterraneo che nell'Atlantico. Riga: finalmente è stato possibile salvare tutti gli 87 pescatori scomparsi nel lago di Peipus sopra un banco di ghiaccio galleggiante.

5 Gennaio 1929:
Vienna: L'anno è cominciato con la neve, non solo a Vienna, ma in quasi tutta l'Austria, ed in generale su tutta l'Europa Centrale. Nella regione della Stiria, presso Zeltweg, ieri sono caduti altri 30 cm di neve fresca, da aggiungersi ai 20 cm di neve vecchia. Nella Selva Boema, nevica da due giorni consecutivi, e la neve è alta più di un metro. Ieri sera il diretto Vienna-Trieste, è rimasto bloccato dalla neve lungo la linea.

Messina: Un impetuoso vento da mezzogiorno a libeccio, ha investito violentemente le isole Filicudi ed Alicudi, mettendo in grave difficoltà le barche dei pescatori, ed impedendo le comunicazioni via piroscafo. Roma: Nella notte la piena del Tevere è salita a 14 metri. Alle 7 di stamani il livello delle acque era aumentato ancora, ed all'idrometro di Ripetta segnava 14,40 metri. Nel pomeriggio la piena ha pressochè raggiunto i 15 metri, e sono anche aumentati gli allagamenti causati dalla piena dell'Aniene. La stessa Tivoli è minacciata dalle acque del fiume. Berlino: Violente tempeste di neve si sono verificate negli ulitmi giorni nella Germania centrale ed Orientale, specie nelle province della Sassonia e della Slesia. Presso Greiz la neve è così alta che le comunicazioni stradali e ferroviarie sono interrotte. Parecchi villaggi sono completamente isolati. Venezia: Da stamani il maltempo imperversa sulla città. Pioggia mista a neve e danni sono segnalati un po' dappertutto. Stasera, poi, la pioggia si è ripresentata violentissima, e, poi, è ripreso a nevicare. Trieste: La notte scorsa la neve è caduta abbondantemente, e la bora ha schiantato tutto quanto esisteva ed aveva resistito ai colpi di vento dei giorni scorsi. La neve fiocca tuttora abbondante. Udine: Una tempesta di neve accompagnata da bora si è scatenata oggi in città, ed in tutta la provincia; il treno per San Giorgio di Nogaro è rimasto bloccato in seguito all'abbondante caduta della neve.

6 gennaio 1929:
Roma: notizie rassicuranti sono state comunicate dal Genio Civile per il Tevere. La piena, dopo aver raggiunto il massimo alle 24 con 14,85 metri, ha cominciato a decrescere. Alle 7 di stamani il livello delle acque era di 14,45 metri, alle 9 di 13,35 metri. Come nel Novembre scorso, l'autostrada per Ostia, nel tratto tra Maghiana e Mezzocamino è coperta da un metro d'acqua. Anche la piena dell'Aniene è in notevole decrescita. Pontremoli: Ieri ed oggi è caduta abbondante, in questa zona, la neve. Soltanto la città e le immediate vicinanze sono rimaste, finora, fuori dalla bufera, che imperversa, invece, nella zona montana. La maggior parte delle frazioni alte del comune di Pontremoli e del comune di Zeri sono isolate. Al Passo della Cisa il transito è assolutamente impossibile. La neve è alta da 60 cm ad un metro. Il clima si mantiene rigido, il cielo è coperto.

7 Gennaio 1929:
La strada nazionale Parigi-Ventimiglia forma, in certi luoghi, un vero campo di pattinaggio. Numerose automobili sono bloccate dalla neve.

8 Gennaio 1929:
Piacenza: La temperatura si mantiene rigida ed oggi ha raggiunto i -9°. In provincia sono segnalate temperature ancora più basse, fino a -14°. Alcuni fiumi, come il Brenta, sono gelati, ed è gelato pure il bacino del grande serbatoio irriguo della Valtidone. Bologna: Il freddo si è mantenuto intenso per tutta la giornata di ieri, e questa mattina il termometro è sceso a -5°. A Modena la temperatura è scesa fino a -8°; a Rocca san Casciano (romagna), a -16°. Questa sera, però, il freddo tiene a diminuire, sebbene nevichi su quasi tutto il bolognese.

Budapest: Il Lago di Balaton è completamente gelato, la temperatura è scesa a -20°. 17 gennaio 1929: Livorno: Ieri notte, dopo una serata freddissima, il tempo si è messo alla pioggia, e, verso le ore 6, l'acqua ha ceduto il posto alla neve, che è caduta abbondantemente. I tetti, gli alberi, in breve hanno avuto il bacio della bianca fata. Per le strade la neve non ha attecchito a causa del fondo bagnato dalla pioggia. Verso le 8 la nevicata è cessata, e dalle nubi plumbee è scaturito il Sole, che ha fatto liquefare lo srtato nevoso. Le colline circostanti, in certi punti, sono ancora bianche. San Giovanni Valdarno: Dopo tre giornate di temperatura siberiana, si ebbe, domenica 13, un improvviso ritorno dello scirocco, con un po' di pioggia. Ma, nella notte, il freddo si fece di nuovo risentire, e la mattina di lunedì il suolo bagnato era completamente gelato. Verso mezzogiorno una pioggia battente ha posto fine allo stato precario delle strade. Borgo San Lorenzo: La temperatura, che si è mantenuta rigidissima in questi giorni, ieri sera è scesa a -11°. Da stanotte nevica, e la neve ha raggiunto i 20 cm d'altezza. Pieve a Nievole: Dopo una bellissima giornata di Sole, improvvisamente è caduta abbondante la neve, che ha ricoperto tutto con uno strato bianco di 10 cm. Da vari anni non si ricordava una nevicata come questa. Montevarchi: Alla temperatura rigida dei giorni passati, è seguita una abbondantissima nevicata nella notte. Nel momento in cui scriviamo sta continuando a nevicare insistentemente. Castelfiorentino: alle ore 3 del 16 è cominciata una tormenta, durata 5 ore, e sono caduti 30 cm di neve. Pisa:

Lo spettacolo superbo della città avvolta nel candido lenzuolo, ha sorpreso stamani i primi, mattinieri, cittadini. La neve ha cominciato a cadere a larghi fiocchi verso le 4. Alle 10, il Sole brillava magnificamente sul biancore, dissolvendolo lentamente. Le colline sono rimaste bianche. Calci: cade la neve a falde larghissime, e già un manto bianco di 35 cm ricopre le nostre ubertose campagne. Anche la vallata dell'Era è tutta ricoperta di neve. Casale Marittimo: Gli abitanti casalesi, alzatisi ieri mattina, hanno trovato una bella sorpresa. I tetti delle abitazioni, le strade, le campagne circostanti il paese, erano coperti di bianco.

La neve, caduta fin dalle prime ore del mattino in alcuni punti del paese e della campagna, si è alzata di vari cm. Più tardi la neve ha cessato di cadere, ed il Sole ha fatto capolino su queste colline, presentandoci un panorama bello e suggestivo. Pontedera: La neve, caduta senza interruzione nella notte e nelle prime ore del mattino, ha raggiunto in certi punti l'altezza di 40 cm. Cascina: Con rara abbondanza, la neve ha coperto le nostre campagne con uno strato di oltre 20 cm. Il tempo si mantiene rigido, e, dopo un po' di Sole, il cielo s'è stasera di nuovo coperto, promettendo un'altra imbiancata. Pistoia: Ieri mattina, i pistoiesi, alzandosi, hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare la città avvolta da un candido manto di neve. La neve ha cominciato a cadere alle 5 del mattino, ed in breve ha raggiunto in città la considerevole altezza di 20 cm. Nella mattinata il termometro era sceso tra i -5° ed i -6°. Rosignano: Dopo la splendida serata serena dell'altro ieri, la nevicata di stamani è stata una vera sorpresa.

Lucca: Nevicate abbondanti come quella di questa notte non sono molto frequenti, e sono indice del rigido inverno che stiamo attraversando. Da Livorno a Pistoia, tutta la piana s'è coperta di neve, la notte scorsa. Il freddo, che ha toccato, in lucchesia, nelle notti scorse, anche i -7°, ha delle interruzioni, per poi riprendere il tono rigido dovuto all'immenso nevaio accumulatosi sui monti vicini. In previsione di una seconda nevicata, tutt'altro che improbabile, sono stati presi provvedimenti atti a far fronte a qualsiasi evenienza. Copenaghen: la tempesta di neve scatenatasi ieri per tutta la Scandinavia, è considerata come la più violenta che si ricordi. Anche la nevicata verificatasi in Danimarca è la più copiosa da almeno un decennio. A Copenaghen la neve è alta un metro. Nevicate eccezionali anche in Svezia e Finlandia.

Berlino: In quasi tutta la Germania si sono verificate forti nevicate, accompagnate, in varie regioni, da tormente. Il traffico in Berlino è particolarmente difficile. La neve ha raggiunto l'altezza di 2 metri a Greiz. Ad Ilmenau, in sole due ore, sono caduti 50 cm di neve, e, nelle foreste della Turingia, la neve fresca ha raggiunto il metro. Da moltissimi anni non era segnalata una così grande caduta di neve.

18 gennaio 1929:
Basilea: le stazioni meteorologiche della Svizzera sono concordi nel prevedere che una nuova ondata di freddo, molto più intensa della prima, proveniente da nord, si abbatterà sui paesi del Sud. A tal proposito occorre segnalare che in Danimarca, su tutte le città, si è abbattuta una spaventosa tormenta di neve, quale da quasi 16 anni non si ricordava l'uguale. Perfino i treni spazzaneve sono rimasti bloccati, e la capitale è priva dei rifornimenti di carne e di latte. Londra: oggi, poco dopo l'alba, è cominciata a cadere la neve.

Sopravvenuto tosto un violentissimo vento, la città è stata presa nei vortici di una vera e propria bufera. Per fortuna questo spettacolo è durato solo una mezz'ora, ma in così poco tempo è caduta così tanta neve che il traffico è rimasto a lungo bloccato.

Parigi: un'ondata di freddo si è abbattuta da alcuni giorni su tutta la Francia. A Parigi, il lago di Bois de Boulogne è gelato per uno spessore di 10 cm, permettendovi il pattinaggio. A Marsiglia il termometro è sceso a -7°, ed i bacini interni sono gelati. In Alvernia, ad Aurillac, il termometro ha segnato -18°, e sulle montagne -25°. A Chamonix la neve è caduta abbondante, e ad Oyonnax una tempesta di vento ha abbattuto 100 pini. Trento: Il freddo continua in tutta la regione. Anche stanotte si è scesi a -12°. Anche il Lago di Loppio è completamente ghiacciato, mentre quello di Caldonazzo lo è in parte. Nella zona del Garda, presso Riva, ed in Valsugana, i corsi d'acqua sono tutti gelati. Nei pressi della stazione di Mori l'Adige è gelato per un tratto di 500 metri.

Biella: L'ondata di freddo non accenna a diminuire. Nella vallata del Ponzone sono stati raggiunti i -14°. Roma: I romani, stamani, svegliandosi, hanno avuto la sorpresa di trovare la città ammantata di bianco. Nelle prime ore del mattino, infatti, la neve è caduta in abbondanza. Il tempo rigidissimo ed un fortissimo vento di tramontana hanno, in vari punti della città, mutato la neve in ghiaccio.

Bari: La notte passata ha nevicato fortemente un molti paesi della nostra provincia, ed il termometro è sceso sotto lo zero. Anche a Bari, a mezzogiorno di oggi, il termometro segnava zero, una cosa molto rara in questa regione. Nelle ore pomeridiane si è poi scatenata una vera tempesta, facendo cadere in città tegole, calcinacci e vetri. Molti alberi sono stati schiantati dal vento. Berlino: La cronaca del freddo in Germania registra, oggi, -10° a Berlino, -19° a Monaco, -18° ad Augsburg, mentre nuove nevicate sono annunciate in ogni parte della Repubblica, specie nelle zone meridionali e nel Baltico. L'Isola di Rogen, in seguito alla tormenta di neve, è rimasta tagliata completamente fuori dal modo, il ferry-boat è rimasto prigioniero dei ghiacci e liberato solo dopo 12 ore.

Gli osservatori meteorologici comunicano che, nella regione di Berlino, ad una altezza di 5500 metri, si sono toccati -35°, ed a 5000 metri sopra Amburgo, ben -45°. Questa è una temperatura assolutamente eccezionale. Firenze: Dopo l'abbondante nevicata di ieri, il freddo ha fatto gelare rapidamente le strade e le pozze della città, ove la neve non era stata completamente spazzata. Oggi il clima era assai rigido: alla mezzanotte il termometro segnava -5°. Anche la Val di Chiana è stata imbiancata da una nevicata di 20 cm.

19 gennaio 1929:
Livorno: Alle 20 il vento da ponente assumeva caratteristiche cicloniche. Tutti i vapori sono stati sorpresi dalla bufera, due marinai, sbalzati fuori dalla loro nave, sono annegati. Rimini: La bufera di vento e di neve, scatenatasi in mare la notte tra il 16 ed il 17, ha gettato nel lutto molte famiglie di pescatori. Bucarest: dalle informazioni provenienti dalla Romania, si nota una recrudescenza del freddo già vivo in questi giorni.

A Jassy si è scesi a -20°. Dai porti di Galatz e Braila, sul Danubio, apprendiamo che la navigazione è interrotta per il ghiaccio. Roma: Il professor Eredia ha fornito le seguenti notizie: La temperatura minima ha raggiunto questa notte, sulle regioni Meridionali e Centrali, dei valori molto bassi; su tutta la penisola la temperatura all'alba era sotto lo zero, e tale si è mantenuta fino alle prime ore del mattino. Vengono segnalate temperature di -8° a Chieti, -7° a Foggia e Firenze, -6° a Milano, -5° a Venezia e Roma, -4° ad Ancona. Sulle città costiere della Sicilia e della Sardegna, la temperatura non ha raggiunto lo zero.

Le nevicate abbondano sugli Apennini, specie quelli delle regioni Centro-Meridionali. La predisposizione barometrica che ha prodotto tanto freddo è dovuta ad un ampio anticiclone che si estende dai Carpazi fino alle Alpi, con valori compresi tra 771 e 769 mmHg. Un'altra zona di alta pressione è sulla Sicilia, con valore di 768 Hg.

Nell'Alto versante tirrenico, invece, c'è la tendenza alla formazione di una depressione. E' probabile, allora, che a tale periodo di freddo ne subentri uno di precipitazioni, piovose in pianura, ancora nevose sui rilievi. Belgrado: In tutto il paese è intensissimo il freddo. Stamani a Serajevo il termometro è arrivato a -30°, -19° a Lubiana, -15° Zagabria, -14° Belgrado. Questo periodo di freddo è considerato uno dei più eccezionali mai verificatosi in Jugoslavia.

Firenze: stamani la temperatura è scesa a -7°. Carrara: Stamani la città era ricoperta di ghiaccio per il nevischio caduto nella notte. Lucca: Anche oggi la neve è caduta a fiocchi abbastanza fitti. La nevicata, cominciata verso le 2.30, è durata una quarantina di minuti. All'alba, le strade erano già asciutte, per la maggior parte. Pontedera: La temperatura s'è fatta rigidissima.

Durante la notte si è scesi a -5°, e per tutta la giornata non si è saliti oltre +1°. Montalcino: La neve, caduta abbondante nei giorni scorsi, ha raggiunto, in certi punti, i 40 cm d'altezza. Nella nottata il termometro ha toccato i -10°. E' prevedibile un'altra visita (la terza dell'inverno), della bianca messaggera.

Piombino: Stamani la città sìè svegliata nel candore della neve, caduta abbondante sulle colline circostanti, ed un po' meno nel centro abitato. Continua il gelo. Si è scesi a -2°, cosa veramente rara tra noi, e che da vari anni non si verificava. Roma: stanotte, fatto veramente eccezionale per la città, la temperatura è scesa a -5°. Stamani l'acqua in molte fontane ed in moltissime case era ghiacciata. A mezzogiorno è ripreso a nevicare per altre due ore. Perugia: da martedì notte, (15), nevica abbondantemente su tutta la regione.

Lo spettacolo di Perugia coperta da uno strato di neve alto 50 cm, è veramente suggestivo. Ancona: La neve, nella mattinata di ieri, ha fatto la sua seconda apparizione in questo periodo di freddo intenso, ed ha raggiunto l'altezza di 30 cm, accompagnata da forti raffiche di vento. In alcune zone della regione la neve è alta un metro. Trento: La temperatura si mantiene rigidissima in tutta la regione, e non accenna a mitigarsi. I fiumi sono in forte magra, mentre torrenti e corsi d'acqua sono gelati.

Il livello del Garda è diminuito dal 5 gennaio di 7 cm, quindi è calato, dal 13 novembre scorso, di 68 cm. Savona: Anche nella nostra riviera pedura il freddo intenso. In alcune strade dei valichi la neve è alta 2 metri. Catania: L'eccezionale freddo imperversa sulla nostra città. Il vento fortissimo rende ancora più rigida la temperatura. Brindisi: Oggi un violentissimo uragano si è abbattuto sulla nostra città, con un notevolissimo abbassamento della temperatura.

20 gennaio 1929:
Firenze: Padre Guido Alfani, direttore dell'Osservatorio Ximeniano di Firenze, interrogato sul freddo eccezionale di questi giorni, ha dichiarato: "I -7° non sono disprezzabili per Firenze, ove la temperatura, forse più per tradizione che in realtà, è considerata assai mite. Ma non è neppure da credere che si tratti di una cosa eccezionale, perchè in 120 anni si possono trovare molti altri esempi più vistosi. Prenderemo, così, in esame i casi in cui si è scesi al di sotto dei -7°:

1847:-7,5° (28 dicembre)

1849:-12,9° (30 Dicembre)

1856:-9,0° (21 dicembre)

1864:-7,9° (17 Gennaio)

1869:-7,0° (26 gennaio)

1872:-9,0° (10 dicembre)

1880:-9,5° (22 gennaio)

1891:-10,6°(24 gennaio)

1893:-7,9° (14 gennaio)

1927:-7,8° (19 dicembre)


Sarà interessante trovare le cause di questo freddo che è generale in tutta Europa, e non in Europa soltanto. Tutto dipende dalle alte pressioni che si sono sviluppate sul Nord Europa, e che si sono poi insinuate verso di noi, portando aria gelida. Questa è la causa immediata, e, dirò così, occasionale. Però mi pare di una certa curiosità e di un certo interesse fare osservare quanto segue: Tutti ricordiamo il caldo straordinario ed intensissimo dell'Estate scorsa, quando il termometro si mantenne imperterrito per settimane e settimane sopra i trenta gradi.

Orbene: c'è in natura la legge dei compensi; la nostra terra riceve dal Sole ogni anno una certa data quantità di calore. Se ne abbiamo di più in un'epoca, ne riceveremo di meno in un'altra, ma la somma sarà sempre la stessa". Roma: In questi giorni si sono notati, sul Sole, tre gruppi di macchie solari importanti. Ciascun gruppo ha una lunghezza di 136.000 km, ed una larghezza di 80.000 km. Uno di questi gruppi ha una lunghezza pari ad 1/10 del diametro solare.

Berlino: Il freddo intenso e la neve continuano in tutta la Germania, recando gravi difficoltà ai traffici particolarmente in alcune regioni. Nel Wurtemberg si è scesi a -25°. Notizie provenienti dal Baltico informano che la navigazione costiera è resa impossibile a causa di pericolosi blocchi di ghiaccio galleggianti. Nel distretto di Heidenheim la neve ha raggiunto i 3 metri di altezza. Nella Svezia le nevicate hanno prodotto gravi danni.

Il livello della neve ha raggiunto i 4 metri nella città di Westervick. Avezzano: dopo le abbondanti nevicate di questi giorni la temperatura si è ulteriormente abbassata, scendendo nella notte a -16°. Anche di giorno la temperatura si mantiene sotto lo zero. Pienza: A causa delle abbondanti nevicate di ieri, la temperatura è rimasta a -2°, malgrado il cielo sereno, e nella notte è scesa a -5,5°. Il terreno è ancora coperto di neve. Non si ricorda un freddo di uguale intensità.

Seravezza: Questa notte la neve è caduta in città ed in altri paesi della montagna, accompagnata da un violentissimo vento di tramontana. Anche sull'Amiata da vari anni non si verificava una nevicata come quella dei giorni scorsi. Signa: questa notte il termometro è sceso a -10°, ed a Ponte a Signa fino a -11°. La neve caduta, a causa della bassa temperatura, è completamente gelata. Borgo San Lorenzo: La temperatura, alle 8, era di -15°. Castel fiorentino: Stamani il termometro segnava -8° Sinalunga: La temperatura ha subito, in questi giorni, abbassamenti mai registrati in questa zona. Il termometro segnava -9°. La nevicata del 16 è rimasta pressochè intatta, ed ha formato uno strato durissimo di ghiaccio. Pistoia: Anche qui la temperatura si è fatta rigidissima, ed il termometro nella notte è sceso fino a -8°, temperatura mai registrata in 30 anni, ma nonostante ciò il cielo si mantiene sereno, e nelle prime ore del pomeriggio il Sole scioglie la neve, che, però, si è mantenuta sui tetti e sui giardini.

Atene: Tempeste di neve si sono abbattute sui territori della Macedonia e della Tracia, ove la temperatura è ovunque rigidissima. Sulla città di Salonicco ha imperversato un turbine che ha scoperchiato molte case. Ora nella regione imperversa una bufera di neve. Belgrado: temperature record in Jugoslavia: -30° a Serajevo, -13° Belgrado, -15° a Zagabria, -19° a Lubiana. In tutto il paese sono segnalate temperature variabili tra i -18° ed i -25°. La bora ha cessato di soffiare su tutto il litorale. Padova: Si è avuta oggi un'intensa ripresa del freddo. La temperatura è infatti a -10°

23 gennaio 1929:
Leningrado: L'attività del rompighiaccio addetto a questo porto è stata eccezionalmente intensa in questi giorni, in seguito al fortunale ed alle tempeste di neve che hanno messo in pericolo le navi.

24 gennaio 1929:
Tra le tante ragioni , più o meno campate in aria, del freddo intenso di quest'anno (Livorno esclusa, poichè la minima, per ora, è stata di soli -2°), vi è quella pubblicata dal Telegrafo di Sabato 19 Gennaio, che è bene ricordare: "Vi è, in natura, la legge dei compensi. La nostra Terra riceve dal Sole ogni anno una certa quantità di calore. Se ne abbiamo di più in un'epoca, ne riceveremo di meno in un'altra, ma la somma sarà sempre la stessa. così, nell'estate scorsa, avemmo temperature altissime e persistenti, ora avremo, probabilmente, un periodo nel quale le temperature basse livelleranno, per così dire, il di più avuto e non troppo richiesto dell'Estate passata.".

Ho voluto vedere se i fatti meteorici corrispondevano alla legge enunciata, e, con un po' di pazienza, attingendo ai registri dell' Osservatorio di Livorno, compilati con cura dal 1857 al 1888 dal PAdre Monte, trovo che, poche volte, nel tentennio, esiste corrispondenza. Ad esempio: nel 1864 la temperatura minima è di -8,5°, il 17 gennaio, ad essa corrispose la massima di 33,5° il 31 Luglio. Nei mesi di Luglio degli anni 1871 e 1872, alla massima di +36,6°, troviamo le minime di -4,5° e -5,1° in Dicembre. Come pure la massima di +36,6° nell'Agosto 1876, corrisponde -1,5° il 7 febbraio. Così ai -10° del 24 gennaio 1880, corrispondono i +33,8° del 18 luglio. La legge dei compensi funziona poche volte. La minima a Livorno fu eccezionalmente bassa solo in due anni su 30 (-10,0° 24 gennaio 1880), (-8,5° 17 gennaio 1864), e le massime eccezionali in soli 4 anni su trenta. Si tratta, insomma, di soli 6 dati su 10958.

26 gennaio 1929:
Treviso: stamani è cominciata a cadere la neve , che, in breve, ha ricoperto la città e le campagne raggiungendo un'altezza di 25 cm. 27 gennaio 1929: Padova: La nevicata di questi giorni ha dato occasione per una movimentata battaglia tra studenti universitari, a palle di neve, bersagliando i passanti.

Trieste: Da due giorni una tempesta di neve si è abbattuta sulla nostra città, con gravi conseguenze. "Vasta area depressionaria estesa dal Baltico al Mediterraneo, è presente con un minimo sul Medio Tirreno".

29 gennaio 1929:
Livorno: Situazione ieri: barometro: 761,54, tendenza: costante, vento: E a 13,1 Kmh, sereno. Min: +1,3° Max: +5,0° media: +3,2° Umidità: 62% Centri di Alta di 770 sulla Francia meridionale, e 769 sulla Baviera. Pisa: Dopo una giornata freddissima e grigia, il tempo è tornato sereno, ma il termometro è tornato a scendere. Altra neve è caduta la notte scorsa sulle Apuane. Il termometro è sceso, alle 4 di stamani, a -4,5°, e nella mattinata si è mantenuto sotto lo zero.Alle 21 segnava -2°.

30 gennaio 1929:
Vienna: da ogni parte dell'Europa centro-Orientale giungono notizie relative alle gravi conseguenze delle intense nevicate e delle tempeste abbattutesi un po' dappertutto nella scorsa settimana. A Vienna la neve ha cessato di cadere da l'altro ieri, ma il freddo si è fatto ancora più intenso.

La moschea di Mostar, nell'Erzegovina , è crollata sotto il peso della neve. Gravi conseguenze per il gelo e la neve anche in Ungheria, Cecoslovacchia, Romania.

Fine della prima parte
(scritto sul forum usenet gerarchia it meteo nel 1999 da : Giovan Battista Mazzoni)
Editing e versione per il web: Ivano Mariani

Leggi la seconda parte:
Leggi la terza parte:

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L'ondata di gelo e neve: gennaio 1979
L'ondata di gelo e neve: gennaio 1985
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G. Arcibalbo al ventisei dicembre duemilauno