Il
pianeta
VENERE
E' arrivato un documento
eccezionale, guardatelo subito, è da non perdere!
Sono riuscito a rimediare tre rarissimi clips video dell'arrivo su Venere della
Sonda Magellan nel 1989.
---> Venere in falsi colori (da immagini radar), ne ho fatto un unico clip
video sonoro da un minuto, 740 Kb <---
Arrivo
su Venere (Click
On)
Venere
sul
Sole? Si! L' 8 giugno 2004,
il Pianeta Venere ha attraversato la parte inferiore del disco
solare. Il fenomeno è iniziato |
Il
mito:
Tiziano: Venere e Adone
Io
mi guardo Venere che è buona... le femminucce si guardino pure
Adone...
In origine Venere era la dea dei giardini e degli orti e solo in
seguito venne identificata con Afrodite,
la dea dell'amore e della bellezza. Nell'Iliade di Omero è la
figlia di Zeus e Dione, ma Esiodo, nella sua Teogonia, narra che
nacque
dalla schiuma del mare. Venere era moglie di Vulcano, dio
del fuoco e della lavorazione dei metalli, ma spesso gli fu
infedele. Tra i suoi non pochi amanti ebbe Marte, dio della
guerra, Anchise, principe troiano da cui ebbe Enea, Adone, un
bellissimo pastore per il cui amore rivaleggiò con Persefone,
regina del mondo sotterraneo. Venere generò anche Cupido, dio
dell'amore. Era ricordata dai romani come Venus genitrix in
quanto madre di Enea, capostipite del popolo romano e della gens
Iulia; Venus verticordia in quanto protettrice della castità;
Venus felix e victrix in quanto portatrice di fortuna e di
vittoria. La leggenda più famosa di Afrodite è legata alla
causa della guerra di Troia. Alle nozze del re Peleo con la ninfa
Teti non venne invitata Eris, dea della discordia, che per vendicarsi gettò durante il banchetto una mela d'oro su
cui erano incise le parole "Alla più bella". Subito la mela venne rivaleggiata da
Era, Atena ed Afrodite che si rivolsero a Zeus per un scelta.
Zeus però non volle decidere chi fosse la più bella ed esse
allora si rivolsero al principe di Troia, Paride. Ognuna di esse
gli promise un dono. Era gli avrebbe dato potere, Atene gloria
militare, Afrodite la donna più bella del mondo. Paride diede la
mela ad Afrodite e come dono chiese Elena, moglie del re greco Menelao. Il rapimento di Elena scatenò la
guerra di Troia.
Caratteristiche
del pianeta:
Venere ripresa all'infrarosso (NASA)
Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare per distanza dal
Sole. Esso è noto fin dalla preistoria; infatti è molto brillante e
si può vedere facilmente ad occhio nudo, al massimo della sua luminosità, in quanto è 12 volte più
brillante di Sirio, la stella più luminosa del nostro cielo.
L'orbita di Venere è tale che il pianeta è visibile in cielo
nelle vicinanze del Sole, in certi periodi all'alba e in altri al crepuscolo. Per questo
gli antichi credevano che si trattasse di due astri distinti:
Lucifero quello del mattino, Vespero quello della sera. A causa
della sua lucentezza, questo pianeta è stato dedicato alla dea
della bellezza e dell'amore. Venere deve la sua luminosità non
solo alla sua vicinanza al Sole, ma anche al fatto che è il
pianeta più vicino alla Terra, quindi il più visibile. Inoltre
il pianeta riflette il 70 % della luce che riceve dal Sole: la sua albedo è la più alta di tutto il Sistema Solare.
Ecco... tutti
i volti di Venere "fonte Magellan" (Clip video sonoro, 30 secondi, 490 kb)
Massa (kg)....................................................................................4,87
x 10^24
Diametro (km).......................................................................................12.104
Densità media (kg/m3)
............................................................................5.250
Velocità di fuga (m/sec)..........................................................................10.400
Distanza media dal Sole (UA).....................................................................0,723
Periodo di rotazione (lunghezza del giorno in giorni terrestri)...243,0
(retrograda*)
Periodo di rivoluzione (lunghezza dell'anno in giorni terrestri)......................224,7
Obliquità (inclinazione dell'asse in gradi)........................................................178
Inclinazione dell'orbita (gradi)......................................................................3,39
Eccentricità dell'orbita (deviazione dal cerchio)...........................................0,007
Temperatura media sulla superficie (K)...........................................................726
Albedo geometrica visuale (riflettività)..........................................................0,59
Punto di massima altezza sulla superficie........................................Monte
Maxwell
(*17 km sopra il raggio medio planetario)
Componenti dell'atmosfera:
96% diossido di carbonio, 3% azoto, 0,003% vapore d'acqua
Materiale componenti la superficie.......Roccia basaltica ed
altri materiali
(Fonte della tabella: The Nine Planets)
Venere ripresa in falsi colori dalla sonda Magellano nel 1989 (NASA)
Ancora
su VENERE
Venere è il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole e il
sesto per grandezza. L'orbita di Venere è la più circolare di
tutte, con un'eccentricità di meno dell'1%. Venere (la greca
Afrodite; la babilonese Ishtar) è la dea dell'amore e della
bellezza. Probabilmente
il pianeta è così denominato perché è
il più luminoso dei pianeti conosciuti fin dall'antichità. (Con
poche eccezioni, le formazioni della superficie di Venere hanno
preso il nome da personaggi femminili).
Venere è noto fin dai tempi preistorici. È l'oggetto più
luminoso del cielo, se si eccettuano il Sole e la Luna. Come Mercurio, era
comunemente conosciuto con due nomi: Lucifero come stella del mattino e Espero come stella della sera,
ma gli astronomi greci sapevano bene che si trattava dello stesso
pianeta.
Poiché Venere è un pianeta inferiore, esso mostra le fasi
quando è osservato al telescopio dalla prospettiva della Terra.
Le osservazioni di Galileo su questo fenomeno furono una prova
decisiva in favore della teoria eliocentrica di Copernico.
La prima sonda che ha visitato Venere è stato il Mariner 2 nel
1962. Successivamente essa è stato raggiunta da molte altre
sonde
(più di 20 in tutto), contando il Pioneer Venus e le sovietiche Venera 7, la prima ad atterrare su un altro
pianeta, e Venera 9, che raccolse le prime fotografie della
superficie. Più di recente, la sonda orbitante Magellano ha
compilato una mappa dettagliata della superficie venusiana usando
il radar.
Dalla
sonda russa Venera 9.
Immagine della superficie di Venere in bianco e nero ripresa dal
radar della sonda Magellano: si vedono varie tipologie
superficiali, tra le quali vulcani, colate laviche, crateri
d'impatto, faglie crostali . L'immagine copre una regione
piuttosto vasta, con le strutture circolari che vanno da una
dimensione di 50 km ad una di 230 km. Dal vulcano centrale si
dipartono una serie di fratture crostali
(fonte N.A.S.A.)
(Cliccate
qui:)
La rotazione di Venere è alquanto strana, sia perché è molto
lenta (un giorno venusiano corrisponde a 243 giorni terrestri ed è
leggermente più lungo di un anno venusiano), sia perché è retrograda. Inoltre i
periodi di rotazione e di rivoluzione di Venere sono
sincronizzati in maniera tale che essa presenta sempre la stessa
faccia verso la Terra quando i due pianeti raggiungono la
reciproca distanza minima. Non si sa se questo sia un effetto di
risonanza o una mera coincidenza.
Venere è talvolta considerato come il pianeta fratello della
Terra. Sotto certi aspetti infatti essi sono molto affini: Venere
è solo leggermente più piccolo della Terra (95% del diametro
terrestre, 80% della massa). Entrambi hanno pochi crateri e ciò
indica superfici relativamente giovani. La loro densità e la loro composizione chimica sono simili.
A causa di queste somiglianze, si era pensato che sotto le sue
dense nuvole Venere potesse essere molto simile alla Terra e che
potesse addirittura ospitare la vita. Sfortunatamente, però,
studi più dettagliati hanno rivelato che in molti aspetti
fondamentali Venere è radicalmente diverso dalla Terra.
La pressione dell'atmosfera di Venere alla superficie è di 90
atmosfere (all'incirca la stessa che si trova ad un chilometro di profondità
negli oceani terrestri). L'atmosfera venusiana è composta per lo più da anidride
carbonica. Ci sono vari strati di nuvole, spessi parecchi
chilometri, composti da acido solforico. Tali nubi ci impediscono
totalmente di osservare la superficie. Questa densa atmosfera
produce un notevole effetto serra, il quale fa aumentare la
temperatura alla superficie fino a 400 K, con punte di 740 K (abbastanza
per fondere il piombo). La superficie di Venere è dunque più calda di quella di
Mercurio,
sebbene sia quasi due volte più distante dal Sole.
Al di sopra delle nuvole i venti sono molto forti (350 km/h),
mentre alla superficie sono assai deboli: non più di pochi
chilometri orari.
Probabilmente un tempo Venere aveva una grande quantità di acqua
come la Terra, ma essa è evaporata tutta. Ora Venere è alquanto
secca. La Terra avrebbe subìto lo stesso destino se fosse stata
un po' più vicina al Sole. Possiamo capire molte cose riguardo
alla Terra comprendendo perché Venere sia passata da una
condizione simile alla Terra ad una estremamente differente.
La maggior parte della supeficie di Venere è caratterizzata da
pianure lievemente ondulate con scarsi rilievi. Numerose sono le
ampie depressioni: l'Atalanta Planitia, la Guinevere Planitia, la
Lavinia Planitia. Ci sono inoltre due vaste zone montuose:
l'Ishtar Terra nell'emisfero settentrionale (grande quasi quanto l'Australia) e l'Aphrodite Terra lungo
l'equatore (grande all'incirca come l'America del Sud). La parte
più interna dell'Ishtar Terra è composta principalmente da un
esteso altipiano, il Lakshmi Planum, circondato dalle montagne più alte di Venere,
fra le quali dominano gli enormi Monti Maxwell.
I dati raccolti dal radar della sonda Magellano mostrano che la
maggior parte della superficie di Venere è coperta da colate
laviche.
Ci sono parecchi scudi vulcanici (simili alle Hawaii o
al Monte Olympus), come ad esempio il Monte Sif. Recenti scoperte
indicano che Venere è ancora attiva dal punto di vista
vulcanico, ma solo in alcuni punti; per lo più è rimasta
geologicamente tranquilla
nelle ultime centinaia di milioni di anni.
Non ci sono piccoli crateri su Venere. Pare dunque che i piccoli
meteoroidi si disintegrino nella densa atmosfera venusiana prima
di giungere sulla superficie. I crateri presenti su Venere sembrano disposti a gruppi: ciò
indica che i grandi meteoroidi che raggiungono
la superficie si
spezzano in frammenti passando attraverso l'atmosfera.
I più antichi territori di Venere sembrano avere circa 800
milioni di anni. In quel periodo una forte e diffusa attività vulcanica ha
coperto di lava la primitiva superficie, compreso ogni cratere presente anticamente sul pianeta.
Le immagini del Magellano mostrano un'ampia varietà di
formazioni uniche e interessanti, tra le quali si segnalano i vulcani piatti,
che sembrano essere
eruzioni di lava molto densa, e le corone, che sembrano essere cupole tettoniche collassate su
vaste camere magmatiche.
1°) Il cratere da impatto venusiano Aurelia
Immagine radar di Venere dal Magellano,
che mostra il cratere da impatto Aurelia, del diametro 32 km. (Crediti:
NASA)
2°) Sacajawea Patera
Immagine radar dal Magellano del cratere vulcanico di Venere
Sacajawea Patera,
mostrato a falsi colori.
(Crediti: Osservatori Nazionali di Astronomia)
3°) Sif Mons
Veduta in prospettiva a falsi colori del vulcano di Venere Sif
Mons,
realizzata tramite immagini radar del Magellano.
ll vulcano ha 300 km di diametro e 2 km di altezza (Crediti: NASA).
4°) Margine sud-est di Lakshmi Planum e Danu Montes
Veduta in prospettiva a falsi colori del margine sud-est di
Lakshmi Planum
ottenuta da immagini radar del Magellano.
I Danu Montes (al centro nella parte superiore) si elevano di 1,5
km sopra il plateau.
(Crediti: NASA)
La parte interna di Venere è con ogni probabilità molto simile
a quella della Terra: un nucleo ferroso di 3.000 km di raggio e un
mantello di roccia
fusa che costituisce la maggior parte del pianeta. Recenti risultati,
ottenuti in base ai dati sulla gravità raccolti
dalla sonda Magellano, mostrano che la crosta di Venere
è più robusta e spessa di quanto si credesse in precedenza. Come sulla Terra,
la convezione nel mantello produce tensioni sulla superficie che
sono sparse in molte regioni relativamente piccole, invece che
essere concentrate ai confini delle placche come nel
caso della Terra.
Venere non ha nessun campo magnetico (forse a cause della
lentezza della sua rotazione) e nessun satellite. Solitamente visibile
ad occhio nudo (talvolta chiamata "stella
del mattino" o "stella della sera"), è di gran lunga la "stella" più luminosa del cielo.
...Ci
vediamo su Marte?