MERCURIO!!!!!
Fatti più in là...
Ora
mi spiego:
...Fatti più in là, perchè nella mia classifica Mercurio è ultimo per
simpatia... anzi è molto ultimo, perché prima di lui,
oltre ad
esserci tutti i pianeti del sistema solare, ci sono anche alcuni
asteroidi:
Vesta... per dirne uno.
Però Mercurio è anche un birichino,
un dispettoso, un ladro, eccetera.
Quindi, dopo aver già fatto un servizio a questi pianeti che
seguono:
Link: Eccolo! Il Titano
Uranus
Link: NETTUNO: e io chi
sono...
Link: Plutone a Caronte:
To' questo viso non mi è nuovo!
Link: I
tre atti di Giove
Link: Guai a chi tocca
Saturno!
E un servizio completo su
Link: VENERE: E'
proprio il pianeta dell'amore?
e ancor prima di scrivere il servizio su Marte, appunto,
meglio dare la precedenza a Mercurio per non lasciarlo
proprio per ultimo.
Bisogna tenerlo buono quello lì, non si sa mai...
Il
pianeta
MERCURIO
Immagine
di fantasia
Il
Mito:
Nella mitologia romana Mercurio è il dio del commercio, dei viaggi e dei furti,
ed è il corrispondente del dio greco Hermes, il messaggero degli
dèi. Il pianeta
ha ricevuto questo nome probabilmente perché si muove molto
velocemente attraverso il cielo.
Mercurio è conosciuto almeno fin
dai tempi dei Sumeri (III millennio a.C.).
I Greci gli diedero due nomi: Apollo quando appariva come stella
del mattimo
e Hermes come stella della sera. Gli astronomi greci, comunque,
sapevano che i due nomi si riferivano al medesimo oggetto.
Eraclito credeva inoltre che
Mercurio e Venere orbitassero
intorno al Sole e non intorno alla Terra.
.......................
Prima di cominciare a
parlare di Mercurio e vederne alcune belle
immagini,
io... vi vorrei regalare questa animazione: è una congiunzione Sole-Mercurio
Mercury
And The Sun Credit: Brian Handy (Montana State Univ.), TRACE
Project
Animazione - file gif: (click
on)
L'ultima
congiunzione - file "wmv" 144 kb (Passaggio del 07-05-2003): (click
on)
Alcuni
dati:
Semiasse
maggiore dell'orbita: 0.3871 UA
Eccentricità: 0.205
Inclinazione dell'orbita sull'eclittica: 7° 0' 15"
Velocità orbitale media: 47.89 km/s
Periodo di rivoluzione siderale: 87.969 giorni
Periodo sinodico: 115.9 giorni
Diametro equatoriale: 4878 km
Massa: 3.301x10^23 g
Densità media: 5.44 g/cm3
Inclinazione dell'asse di rotazione: 0.1° (±10%)
Accelerazione di gravità: 3.6 m/s2
Velocità di fuga: 4.25 km/s
Periodo di rotazione siderale: 58d 15h 38m
Albedo: 0.055
......................................
Foto: Visione del Mariner 10 in
avvicinamento a Mercurio (NASA)
Altri
dati sul pianeta
Transiti
di Mercurio sul disco solare
Ultimo: 15 novembre 1999 21h 43m
Prossimo: 7 maggio 2003 07h 53m
Composizione
dell'atmosfera di Mercurio
Specie particelle per cm^3
Idrogeno 20
Elio 6000
Ossigeno < 40 000
Sodio 20 000
Potassio 500
Ora guardatevi la più
bella foto in circolazione del veloce pianeta
(montaggio
di foto a mosaico riprese dal Mariner 10)
Bella
Foto: E'
necessario cliccare qui!
Mercurio è stato visitato da
un'unica sonda, il Mariner 10, che gli si è avvicinato tre volte
tra il 1973 e il 1974. Solo il 45% della superficie è stato
rilevato.
Sfortunatamente il pianeta si trova troppo vicino al Sole per
essere osservato con il Telescopio Spaziale Hubble
Mercurio ha due poli in più,
ovvero:
I dati provenienti dalle osservazioni radar sono stati
particolarmente importanti nel fissare il periodo di rotazione di
Mercurio (il giorno) che è, entro la precisione con la quale lo
si può determinare, i due terzi del periodo orbitale (l'anno).
Inoltre l'orbita di Mercurio è più eccentrica di quella di
qualsiasi altro pianeta tranne Plutone,
così che l'intensità della luce del Sole in superficie varia
approssimativamente di un fattore due fra il punto più vicino al
Sole (perielio) e il più lontano (afelio). Se il periodo di
rotazione e quello di rivoluzione (orbitale)
di Mercurio fossero stati gli stessi, la medesima regione del
pianeta sempre stata rivolta al Sole al perielio,
ovvero sarebbe stata un "polo caldo". La risonanza
osservata di 3:2 conduce all'alternanza del "posto caldo"
fra due regioni ai lati opposti del pianeta le quali, pertanto,
fanno sì che Mercurio abbia due poli caldi.
Foto NASA-Mariner (emisfero
meridionale di Mercurio)
Mercurio è:
Il pianeta più vicino al Sole e il più piccolo dei pianeti
terrestri. L'osservazione di Mercurio col telescopio dalla Terra
è molto difficile, in parte per le sue piccole dimensioni e in
parte perché esso non si discosta per più di 28° dal Sole
sulla volta celeste, poiché la sua orbita è molto all'interno
rispetto a quella della Terra. Per la stessa ragione Mercurio (come
Venere, l'altro pianeta interno) mostra un ciclo di fasi, simili
a quelle della Luna. Difficilmente si possono distinguere
dettagli della superficie ed era conosciuto molto poco del
pianeta prima degli avvicinamenti della sonda Mariner 10 nel 1974
e 1975. La sonda spaziale fu lanciata in orbita attorno al Sole
in modo tale da incontrare Mercurio tre volte prima di prima di
finire il carburante. Le immagini inviate hanno permesso di
tracciare la mappa di circa il 35 percento della superficie di
Mercurio. Antichi terreni fortemente craterizzati riguardano
circa il 70 percento dell'area esaminata. La più significativa
caratteristica è il Bacino Carolis, un immenso cratere d'impatto
con un diametro di 1.300 chilometri - un quarto del diametro del
pianeta.
Il bacino è stato riempito da una piana abbastanza regolare, e
terreno dello stesso tipo ricopre parte del materiale espulso.
L'impatto ebbe luogo 3.800 milioni di anni fa, e produsse una
temporanea rinascita dell'attività vulcanica che era per lo più
finita 100 milioni di anni prima, creando le aree regolari dentro
e attorno al bacino. Nel punto diametralmente opposto al punto
dell'impatto su Mercurio, si trova un terreno curioso molto
caotico che deve essere stato creato dalle onde dell'impatto. Le
caratteristiche peculiari su Mercurio sono le scarpate lobate (rupi)
che hanno la forma di cime alte tra le poche centinaia e 3.000
metri che si pensa si siano formate quando la crosta planetaria
si ritirò a causa del raffreddamento. In alcuni punti queste
attraversano i crateri.
Il periodo di rotazione del pianeta è tale che un 'giorno' su
Mercurio dura due 'anni'. Questo implica una immensa escursione
termica: al perielio il punto subsolare raggiunge i 430°C;
mentre la temperatura notturna precipita a -170°C. L'alta
temperatura diurna e la piccola massa del pianeta fa sì che sia
impossibile che un'atmosfera possa essere trattenuta. La piccola
quantità di elio rilevata può essere il prodotto di un
decadimento radioattivo delle rocce di superficie o può essere
stato catturato dal vento solare. La densità media di Mercurio
è solo leggermente minore di quella della Terra. Tenendo conto
delle sue piccole dimensioni e della bassa pressione interna, si
può concludere che Mercurio possiede un sostanziale nucleo di
ferro con cui si spiega il 70 percento della massa totale e il 75
percento del diametro totale. C'è anche un campo magnetico che
è circa l'uno percento della forza di quello della Terra, che
fornisce un'ulteriore prova per il nucleo di ferro.
Foto NASA (sembrerà
strano, ma anche su Mercurio c'è ghiaccio!)
Mercurio ruota attorno al Sole
con un periodo molto più breve rispetto agli altri pianeti:
circa 88 giorni.
Il suo moto di rotazione è invece molto lento:
esso impiega 58,6 giorni terrestri per compiere un giro su se
stesso.
Mercurio completa quindi tre rotazioni ogni due rivoluzioni.
Questo fa si' che la durata dell'esposizione ai raggi solari per
ogni punto della superficie sia molto lunga,
pari a 176 giorni terrestri! Mercurio è dunque il solo pianeta
sul quale la durata del giorno,
inteso come insolazione, è maggiore di un periodo di rivoluzione.
Foto: Chi
ha fortuna, Mercurio lo vede così tra i bagliori dell'alba o del
tramonto
Ad un osservatore sulla sua superficie, il Sole apparirebbe
fermarsi al perielio prima di tornare indietro
per più di 1 grado e poi riprendere il suo cammino in avanti.
Questo particolare fenomeno impiega circa una settimana terrestre
per compiersi e,
durante questo, la superficie direttamente sotto il Sole soffre
di prolungato calore.
Uno di questi poli è vicino a Caloris: su di essi la temperatura
si ritiene che oscilli da 450 a -185°C,
una variazione più grande che su ogni altro pianeta.
Foto: Doppio cratere:
quello interno
ha un diametro di 200 Km (Calvin J. Hamilton)
L'asse magnetico di Mercurio è inclinato di 11 gradi rispetto all'asse di
rotazione,
cioè i poli magnetici non coincidono con quelli geografici.
Questo succede in molti pianeti, tra cui la Terra.
La sonda Mariner 10 ha rivelato la presenza di una ionosfera
intorno al pianeta,
che interagisce con la sua magnetosfera.
Foto NASA,
particolare di Mercurio
A questo punto avrei finito il servizio o quasi,
ma...
Mi
giunge proprio in questo momento un messaggio dalla sezione 'Astronomia'
di Armonics,
Me lo manda niente popodimenoche il mio Amico Epimeteo!
E Lui di queste cose se ne intende!
Sarà parte integrante di questo servizio che farà il giro del
mondo.
ECCOLO:
Mercurio ha due polli
in più:
Lo
diciamo in senso buono, naturalmente, cioè nel senso di fan
appassionati,
forse un po' ingenui, ma comunque seri e bene informati.
Fa piacere infatti vedere che, dopo di me (che nasco con il
marchio indelebile di
Mercurio-Ermes-Toth), anche Arci sia entrato nella maturità in
questo gruppo
astro-filosofico riservato a pochi spiriti eletti, desiderosi di
raggiungere la
Verità occulta, ermetica e calcistica, sotto la guida del
Pimandro.
Le lezioni di Arcibalbo su Mercurio sono state magistrali ed
esaustive.
Mi limiterò dunque ad aggiungere una modesta annotazione
personale sulla natura
esoterica dei crateri del Primo Pianeta, prova incontestabile
della sua "alterità"
ancora misconosciuta e sulla quale si spera che le prossime
missioni spaziali
possano gettare un po' di luce.
I crateri di Mercurio sono infatti regolari, rotondi, senza
sbavature e disposti
in modo armonico e ordinato (o almeno così a me sembrano),
perfetti direi,
com'è giusto che sia per un pianeta come questo:
Foto: Un'altra bellissima immagine
ripresa dal Mariner 10
(Credit:
M.Robinson-Mariner 10)
Invece quelli della Luna, degli altri pianeti e degli altri
satelliti
del sistema solare sono tutti sbìruli, scancicati, smozzicati e
scalcinati.
Foto: Lo vediamo ad esempio in questa
immagine: (Credit: NASA-Ranger 9)
Foto: Oppure in quest'altra: (Credit: ESA)
Che dire? Sarà un effetto zodiacale? Lo sapremo solo vivendo...
Adesso non ci resta che aspettare giusto un paio d'anni, fino a
marzo 2004,
quando partirà finalmente la missione della sonda americana
Link:
MESSENGER (Click on)
che entrerà in orbita intorno a Mercurio nel 2009 (dopo avere
opportunamente
girovagato tra Venere e Mercurio stesso) e cercherà di capire
qualcosa di questo
piccolo, affascinante pianeta, vicino a noi, ma misterioso quanto
può esserlo il
lontano Plutone (e speriamo che Arci abbia firmato veramente per
far partire la
missione New Horizons, mettendoci magari qualche soldo dei suoi,
lui che ne ha tanti e non sa dove metterli...).
In particolare, MESSENGER (MErcury Surface
SpaceENvironment GEochemistry Ranging)
dovrebbe chiarire:
1) Perchè Mercurio ha una densità così alta
2) Perchè possiede una, sia pur piccola, magnetosfera
3) Qual è la composizione, l'origine e la tettonica della sua
crosta
4) Qual è l'origine della sua tenue atmosfera
5) Qual è la natura e la composizione delle sue cappe polari (acqua?)
Tutto questo senza dimenticare poi che la temperatura
superficiale del pianeta
(come Arci ha voluto ricordarci per farci capire con franchezza
che si tratta di
un luogo dove solo persone e strumenti di valore possono
sopravvivere)
oscilla tra i -170°C e i +430°C.
Oltretutto anche l'ESA (Agenzia Spaziale Europea),
su proposta e progetto del
compianto, grandissimo astronomo padovano Giuseppe (Bepi) Colombo
(scomparso immaturamente nel 1984),
da tempo sta preparando una sua originale e straordinaria
missione per l'esplorazione di Mercurio, denominata appunto
Link:
BepiColombo (Click on)
(Credit: ESA)
e di cui forse varrebbe la pena occuparsi in modo più
particolareggiato.
In estrema sintesi, qui diremo che gli obbiettivi della missione
BepiColombo sono
in parte simili a quelli della Messenger, ma forse
scientificamente più ambiziosi:
1) L'elevata densità di Mercurio
2) L'origine del suo campo magnetico
3) L'evoluzione geologica del pianeta
4) La ricerca dell'acqua nelle regioni polari
5) La composizione dell'esosfera
6) L'interazione del campo magnetico del pianeta con il vento
solare
pur in assenza di ionosfera
7) Una verifica più accurata della teoria della Relatività
Generale di Einstein,
grazie alla vicinanza della grande massa solare.
Riguardo all'ultimo punto si deve infatti ricordare che il
perielio dell'orbita di
Mercurio ha una precessione (cioè si sposta leggermente da
un'orbita all'altra)
di 574 arcosecondi per secolo (1 arcosecondo=1/3600 gradi).
Foto: Guardate
a proposito questo schema: (Credit: NCSA)
Di questi 574 arcosecondi, 531 vengono spiegati con l'influenza
gravitazionale
del Sole e degli altri pianeti, mentre i rimanenti 43 arcosecondi
sarebbero spiegati,
sembra, come un effetto della teoria della Relatività Generale,
e infatti erano stati previsti da Einstein.
Per inciso Giuseppe Colombo è stato l'inventore del cavo
spaziale ("tether")
per il collegamento dei satelliti spaziali ed è stato colui che
ha spiegato
scientificamente la risonanza 3:2 nella rotazione di Mercurio
(tre rotazioni intorno a se stesso ogni due rivoluzioni intorno
al Sole)
di cui ha parlato diffusamente anche Arci.
A proposito di risonanza 3 a 2, quanto fa 3 x 2? Ma naturalmente
6 che,
come si sa, è un numero alchemico, esoterico, astrologicamente
fondamentale
ed espressivo dei punti che mancano per vincere un campionato.
Che Ermes ci assista, magari con qualche furtarello...
Epimeteo trismegistico
.........................................................
Be'
Caro Amico Arconte Epy! Sai cosa ti dico?
Ci
vediamo su Venere!