"OPERAZIONE ROSETTA" Attenzione!!! A causa della momentanea inaffidabilità del vettore ARIANE 5, la missione "ROSETTA" è stata rimandata nel 2004 e la cometa di destinazione non è più la 46/P Wirtanen, ma la: Churyumov-Gerasimenko 67/P - Comunque ci risentiamo in tempo utile!
RECENTISSIME:
Rosetta è decollata a bordo del suo Ariane 5 questa mattina:  02-03-2004 alle ore 08.17 italiane.
Il lancio è stato perfetto, così come il comportamento delle componenti del razzo.
Dopo aver completato un'orbita fortemente ellittica, la sonda sarà sparata definitivamente nella sua corsa verso 
la cometa
Churyumov-Gerasimenko

Una sonda europea per scoprire i segreti delle comete, denominata
"Rosetta" e realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea, con una vasta cooperazione
italiana, è destinata all'atterraggio sulla Cometa 46P/Wirtanen.



15 FEBBRAIO 2002 - Nel 2011, una sonda interplanetaria europea permetterà di scoprire i segreti delle comete,
i corpi celesti che più accendono la fantasia popolare e che ancora oggi sono tra i più misteriosi anche per gli addetti ai lavori. Scoprire i segreti di questi corpi, considerati i residui primordiali della nascita dell'Universo, porterà probabilmente alla comprensione di come è fatto il mondo in cui viviamo. La sonda "Rosetta" non solo consentirà per la prima volta la discesa di un modulo sulla superficie di una cometa, ma eseguirà anche una vera e propria TAC del corpo celeste per vedere come è costituito al suo interno. Realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea, con una vasta cooperazione italiana, "Rosetta" è destinata all'atterraggio sulla cometa Wirtanen-Finlay-Brook-2, della quale studierà la composizione del nucleo. Il nome deriva dalla stele che permise la decifrazione dei geroglifici; allo stesso modo si spera che la sonda permetta di decifrare l'origine dell'Universo. Nel viaggio di 5 miliardi di km, Rosetta si avvicinerà anche agli asteroidi Otawara e Siwa.
(11 luglio 2006) e Siwa (24 luglio 2008). "Rosettà sarà la prima sonda ad atterrare su una cometa e l'Italia -
sottolinea il planetologo Fabrizio Capaccioni dell'Istituto di Astrofisica Spaziale del Consiglio Nazionale
delle Ricerche - In particolare, qui allo IAS abbiamo realizzato uno spettrometro a immagini ad alta risoluzione per lo studio della superficie della cometa".

Denominato Virtis, lo spettrometro è stato consegnato a ottobre alla Alenia Spazio per l'integrazione sulla
sonda della quale la società italiana ha curato la costruzione a Torino prima del trasferimento in Olanda,
al centro Estec dell'ESA per i collaudi pre-volo. "Proprio oggi - prosegue Capaccioni - si sono concluse
le prove sotto vuoto e di stress termici. Si passerà quindi alle prove di vibrazione e ai test di compatibilità elettromagnetica. Ad agosto la sonda sarà trasportata a Kourou per l'inizio della campagna di lancio".
"Quella prevista per 'Rosetta - prosegue Capaccioni - è una missione particolarmente complicata fin dal lancio previsto per il 12 gennaio 2003 e per il quale il razzo Ariane-5 dovrà per la prima volta procedere allo spegnimento e riaccensione del motore. Seguiranno poi manovre di sorvolo ravvicinato con alcuni
pianeti per permettere di usare l'energia gravitazionale di Marte (26 agosto 2005) e della Terra
(21 novembre 2005 e 28 novembre 2007).
In tal modo, la sonda acquisterà l'energia per raggiungere la cometa al suo afelio
(il punto dell'orbita più lontano dal Sole)".

"Rosetta resterà nei pressi della cometa e la seguirà nella sua traiettoria fino al perielio
(il punto dell'orbita più vicino al Sole)
e si avvicinerà il 29 novembre 2011, per studiarne la composizione e le trasformazioni, man mano che
si avvicina alla nostra stella. La sonda ha la forma di un parallelepipedo di tre metri per due e una massa di 2.905 kg; l'alimentazione elettrica è fornita da due pannelli solari che, una volta dispiegati, avranno una apertura di 65 metri". Rosetta opererà in condizioni estreme di temperatura e disporrà di un elevato grado di autonomia. Il nucleo della cometa, grande circa un chilometro, può infatti avere caratteristiche molto
variabili e la consistenza può essere simile a quella della neve, del ghiaccio o anche della roccia.
"Dei due asteroidi che saranno studiati - prosegue Capaccioni - Siwa presenta caratteristiche più interessanti. Essendo costituito da materiali carbonacei, si discosta dalla maggior parte di quelli studiati finora dalle sonde statunitensi". Rosetta prevede anche un modulo di atterraggio denominato RoLand (Rosetta Lander) che è fornito da un consorzio tedesco e che scenderà sul nucleo della cometa nell'agosto 2012. RoLand svolgerà anche parte dei compiti inizialmente affidati ad un secondo modulo (denominato Champollion dal nome dell'egittologo francese Jean-Francois Champollion che nel 1799 accompagnò Napoleone nella campagna d'Egitto e che ebbe grandi meriti nella decifrazione della stele di Rosetta) che doveva essere realizzato dalla Nasa. Champollion doveva avere una massa di 45 chilogrammi, RoLand sarà invece di 100 kg.
Nel 1997 la Nasa si è però ritirata dal progetto ed ha deciso di trasformare il lander Champollion in sonda autonoma (la Space Technology 4) da lanciare nello stesso anno verso la cometa la Tempel-1.

"Sarà proprio attraverso il modulo di atterraggio - spiega Capaccioni - che si prevede di eseguire una
TAC della cometa. Quando il modulo si trova dalla parte opposta rispetto alla sonda in orbita, emetterà dei segnali che saranno ricevuti da questa dopo aver attraversato tutta la massa della cometa.
In tal modo sarà rilavata la struttura interna del nucleo,
così come una tomografia consente di vedere nel corpo umano". La sonda prevede infine anche una trivella destinata a perforare la superficie della cometa per raccogliere campioni e è costruita dalla
Tecnospazio per conto dell'Agenzia Spaziale Italiana. Denominata SD2 (Drill, Sample and Distribution)
e installata sul modulo RoLand, la trivella perforerà la superficie della cometa per alcune decine
di centimetri, preleverà dei campioni a diverse profondità e li immetterà in apparecchiature di
analisi che invieranno i dati a Terra. La Tecnospazio fa parte
delle Officine Galileo Spazio (Alenia Difesa/Finmeccanica). La Galileo contribuisce alla missione Rosetta
anche con altri elementi come i generatori fotovoltaici e i sensori stellari per mantenere la rotta.



Foto: La Cometa 46P/Wirtanen ripresa con il MPG/ESO 2.2 m Telescope in Settembre 1996.


La 46 P/Wirtanen è una cometa della famiglia di Giove.
Proviene quasi certamente dalla Fascia di Kuiper e presenta un'orbita tipica delle comete a "breve periodo",
catturate nella zona più interna del Sistema Solare in seguito ad incontri ravvicinati con Giove.
Il suo periodo è stato determinato in 6,71 anni.

Rosetta, la tecnologia italiana alla scoperta dei segreti delle comete.


Tabella della missione:
Lancio: 13 gennaio 2003
Spinta gravitazionale di Marte: 26 agosto 2005
Prima spinta gravitazionale della Terra: 28 novembre 2005
Affiancamento dell'asteroide Otawara: 11 luglio 2006
Seconda spinta gravitazionale della terra: 28 novembre 2007
Affiancamento dell'asteroide Siwa: 24 luglio 2008
Rendezvous con la cometa Wirtanen: 29 novembre 2011
Mappatura e caratterizzazione della cometa: maggio-giugno 2012
Atterraggio sulla cometa: luglio 2012
Accompagnamento della cometa: luglio 2012 - luglio 2013
Termine previsto della missione 10 luglio 2013
Centro operativo della missione: ESOC, Darmstadt, Germania
Prima stazione a terra: New Norcia, presso Perth, Australia
Centro scientifico operativo: ESOC (Darmstadt, Germania) ed ESTEC (Noordwijk, Olanda)
Centro di controllo del Lander: DLR, Cologne, Germania
Centro scientifico del Lander: CNES, Toulouse, Francia
Durata prevista dell'operazione: 10.5 anni
Costo: 701 milioni di Euro, alle condizioni economiche del 2000
(compreso il lancio e le operazioni)

... Appuntamento dunque al mese di luglio del duemiladodici!!!

G. Arcibalbo al 22 di marzo del duemiladue